Un culto assoluto per la forma; una superficie pittorica cristallina; la passione (quasi ossessiva) per Raffaello; una vita vissuta in un periodo di grandi e tumultuosi cambiamenti da Napoleone al Quarantotto e oltre.
Tutto questo è Ingres, un artista forse poco noto al grande pubblico che ha però esercitato una importante influenza anche sui grandi di fine Ottocento (Cézanne ad esempio) e del Novecento (e basti il nome di Picasso).
Con la consueta maestria, Anna Torterolo ha accompagnato il pubblico presente alla scoperta di un indiscusso maestro, passando in rassegna la sua produzione e mettendolo a confronto con gli antichi, Raffaello e Bronzino, e con i contemporanei, dal suo maestro David al suo rivale Delacroix, fino ad arrivare alla citazione fotografica di Man Ray con il suo “violon d’Ingres”, diventata espressione proverbiale in Francia per indicare una passione che si coltiva accanto alla propria attività professionale.
Una serata intensa, densa di suggestioni e riferimenti culturali e artistici, ottima introduzione alla visita alla mostra che, in queste settimane, è allestita a Milano a Palazzo Reale.
C.S.
Fotografie G.Di Paola