





Come sempre in occasione degli incontri con Anna Torterolo, la sala del Circolo si è riempita di un pubblico attento e interessato a scoprire le vicende legate alla esposizione di Guernica, il capolavoro di Picasso, a Milano nel 1953 nella sala delle cariatidi di Palazzo reale, ancora segnata dalle devastazioni delle bombe.
Come consuetudine, Anna non solo ha parlato dell’evento, ma ha ricostruito l’atmosfera artistica, storica e culturale in cui Picasso si è mosso prima e dopo la realizzazione dell’opera. La vita di Picasso è segnata dalle numerose presenze femminili perché eros e arte per lui contrastavano la morte e a due donne (Fernanda Wittgens e Palma Bucarelli) si deve anche l’esposizione di Guernica a Milano e Roma, ferite dalla guerra così come la piccola città spagnola bombardata durante la guerra civile degli anni Trenta.
La conferenza è stata anche l’occasione per ricostruire il clima fecondo e fervido di dibattito artistico nella Brera degli anni Cinquanta e per analizzare anche l’opera Guernica, in cui Picasso si rivela “debitore” di grandi artisti del passato citati nelle figure simboliche che compongono l’opera che è diventata nei decenni un potente manifesto contro la guerra