Di serate fotografiche sui viaggi ne abbiamo viste molte, alcune più alla ricerca della bella immagine, della fotografia da concorso, altre con l’ambizione tipo documentario di National Geographic … mentre quello di questa sera è stato interamente un viaggio, un vero e coinvolgente viaggio raccontato da Tina Ponzellini con aneddoti, considerazioni e immagini.
Tina ha dato alla narrazione un indirizzo molto approfondito sulla natura grazie alla sua esperienza di botanica; ha illustrato le differenze tra la Patagonia cilena e quella argentina: Umida e lussureggiante la prima, secca e ventosa la seconda.
Un condensato di informazioni essenziali sugli indios nativi: i Tehueche e i Mapuche al nord e i Fuegini al sud, uno sguardo fatto di immagini nitide, scarne, senza la classica retorica del turista “mordi e fuggi” e senza alcuna concessione alla foto ricordo.
Ci ha condotto in questi spazi infiniti dove abbiamo vagato tra sconfinate estancias, circondati da greggi di pecore merinos e siamo stati spettatori di venti incessanti … Con lei abbiamo navigato sui laghi ed affrontato i ghiacciai, abbiamo incontrato i pinguini e le otarie e percorso in parte la Carretera Austral sul versante cileno e infine abbiamo seguito la Ruta 40 che partendo dalla Bolivia si snoda nella Patagonia argentina per 5000 km in mezzo al nulla fino a Ushuaia a la “fin del mundo”.
Una esperienza suggestiva e condivisa che speriamo di vivere ancora con altre mete al fianco di Tina Ponzellini che ringraziamo di cuore per la bella serata.
Gdip
Foto Fabio Zappa e Agostino Galimberti