Tra l’allestimento di una mostra e l’altra in Villasanta, tra una conferenza e la serata contro la violenza sulle donne, siamo andati anche a Milano, Palazzo Reale dove abbiamo visitato la mostra di Toulouse Lautrec.
Noto soprattutto per le sue litografie che hanno rappresentato un’epoca di straordinaria vitalità per Parigi e per la cultura europea, i suoi manifesti hanno caratterizzano i personaggi della Parigi gaudente e del mondo fuggevole dei cabaret e dei teatri.
La vita privata di Henry de Toulouse Lautrec è rimasta quasi sconosciuta al grande pubblico, il pittore soffriva di una malattia genetica delle ossa con conseguenze cliniche simili al nanismo. Di origine aristocratica si è calato però nel mondo dei bassifondi e delle case chiuse della Parigi di fine ottocento, diventandone straordinario testimone.
Nella mostra, la sua evoluzione artistica, viene ben esposta in tutte le sue fasi, dalla pittura alla grafica, con particolare riguardo per la sua profonda conoscenza delle stampe giapponesi e per la passione verso la fotografia.
Grazie a Elena Mevio di “Milano con voi”, che ci ha accompagnato con la solita preziosa e coinvolgente competenza, abbiamo rivissuto un po’ delle sensazioni e delle esperienze di questo personaggio scomparso all’età di 37 anni che è ancora attualissimo.
GDP